solo “matrimoniale” - cm 270 x 270
Mezzaro d'autore, opera di Angelo Verardo, realizzato nel 2004.
Fa parte della “trilogia” dei mezzari presentati da Giglio Bagnara in occasione di Genova Capitale Europea della Cultura.
Il mezzaro rappresenta l'omaggio del pittore alla poesia e a Genova, città di poeti e cantautori. Nei versi de L'ascensore, Giorgio Caproni immagina l'ascensione al Belvedere Montaldo, grazie al celebre ascensore di Castelletto, come l'approdo al paradiso:
Quando mi sarò deciso
d'andarci, in paradiso
ci andrò con l'ascensore
di Castelletto, nelle ore notturne,
rubando un poco
di tempo al mio riposo
Verardo rappresenta l'atmosfera di sogno della poesia, ma in una giornata solare e luminosa, che richiama alla mente i versi di un altro, celebre, poeta genovese: l' Eugenio Montale di Meriggiare pallido e assorto.
Il panorama assolato, sfuocato e sognato di Genova, contraddistinta dai suoi campanili e le sue torri, si distende al di sotto della terrazza di Spianata, carica di geranei, e al di là della tradizionale righiera di ferro battuto, su cui si sofferma anche la poesia:
Staremo alla ringhiera
di ferro - saremo soli
L'aderenza alla tradizione dei mezzari è forte nell'Albero della Vita, che riprende esattamente la fioritura di stile orientaleggiante dell' ottocentesco "Mezzaro della Nave". Anche la bordatura richiama i disegni degli esemplari tardo ottocenteschi.
Angelo Verardo - nato a Genova Pegli nel 1936 - impenditore nel settore del tessile e della moda, ha sempre coltivato una passione per le arti e la poesia. Dal 1991 si dedica a tempo pieno alla pittura.
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